Dopo la regolamentazione con l’ormai nota legge 242/16 della coltivazione di canapa light, si sta sviluppando, finalmente anche in Italia, un florido mercato attorno alle infiorescenze delle piante.
Quando si parla di infiorescenze, si intendono i fiori di canapa destinati alla vendita ad uso tecnico (argomento che approfondiremo con la giusta calma in un prossimo articolo) derivanti da una delle 68 attuali semenze certificate dall’Unione Europea.
Un ulteriore discorso va fatto per i possibili utilizzi industriali delle infiorescenze. Ed è proprio su questo che focalizzeremo l’attenzione, consapevoli che le aspettative provenienti dal mondo della coltivazione della canapa sono più forti perché maggiori sono le potenzialità in ambito industriale.
Cosa sono le infiorescenze della canapa light?
Chi coltiva la canapa light sa che le infiorescenze ovvero i fiori della pianta di canapa sativa, le uniche per cui la legge permette la coltivazione e la vendita in Italia, sono la parte più pregiata della pianta. Al suo interno infatti sono contenuti il thc che nel caso della canapa light non può però superare lo 0,6% ma, soprattutto, il cbd.
Ed è proprio sul cbd che si concentrano le maggiori aspettative dei coltivatori di canapa, perché è attorno a questa sostanza che ruotano gli interessi trasversali di settori cruciali dell’industria.
Si tratta di prospettive di notevole interesse perché attengono a settori molto rilevanti sul piano economico: utilizzano il cbd l’industria farmaceutica, quella alimentare e l’industria cosmetica.
Quanti sono gli utilizzi delle infiorescenze
Gli utilizzi delle infiorescenze in campo industriale sono molto ampi e meritano di essere approfonditi soprattutto da chi si sta avvicinando al mondo della coltivazione della canapa light. Il cbd, contenuto nelle infiorescenze, è infatti una sostanza molto utilizzata in ambito farmaceutico. Le sue proprietà anti infiammatorie, come anti spasmo e antiemetiche, lo rendono uno straordinario componente per la terapia e la cura di numerose malattie. Sempre di più, numerose ricerche scientifiche, stanno evidenziando le prospettive di utilizzo per le infiorescenze della canapa in ambiti di sicuro interesse non soltanto per la comunità medica, ma anche per gli assuntori di farmaci tradizionali.
L’importanza delle infiorescenze nella cosmetica
Va registrato come, negli ultimi anni, un’accresciuta sensibilità verso i prodotti naturali si sta diffondendo nel mondo della cosmesi maschile e femminile. L’accresciuta consapevolezza sui possibili effetti di lungo periodo derivanti dall’utilizzo di prodotti chimici, soprattutto per la pelle, ha orientato le scelte dei consumatori verso prodotti contenenti ingredienti di origine naturale.
Come vedremo, le infiorescenze della canapa light e il cbd in particolare, offrono numerosi utilizzi che hanno un grande valore non solo in quanto prodotto naturale, ma anche e soprattutto perché, rispetto ad altri prodotti naturali, hanno delle proprietà di sicuro beneficio certificate da sempre più numerose ricerche.
Coltivare canapa light per trarne frutto dalle infiorescenze è un’attività con notevoli risvolti anche in ambito cosmetico. Dal cbd contenuto nelle infiorescenze è possibile ricavare un olio molto utilizzato nella cura di patologie della pelle come psoriasi e acne.
Il cannabidiolo contenuto nelle infiorescenze, infatti, è un riconosciuto antinfiammatorio capace di agire sui processi di sintesi lipidica della pelle migliorandone l’aspetto e il suo naturale equilibrio.
Le infiorescenze a tavola
Anche nel campo dell’alimentazione, chi coltiva canapa light sa di poter contare su numerosi utilizzi.
Attualmente le infiorescenze sono utilizzate come integratori alimentari tenuto conto dell’alto contenuto di acidi grassi molto utili per il corretto funzionamento dell’organismo come omega 3 e omega 6. È chiaro che anche in questo campo, così come accaduto in altri settori, la produzione industriale si orienterà sempre di più verso prodotti capaci di offrire quelle necessarie e sempre più richieste garanzie per la promozione della salute. La canapa light si candida ad essere un ingrediente, la cui presenza nei prodotti alimentari verrà sempre più richiesta.