Coltivazione di canapa light
Come produrre cannabis indoor e outdoor?
Dopo tanto tempo, anche l’Italia ha dato l’assenso alla coltivazione di canapa light in proprio, ciò significa che è possibile produrre cannabis indoor e outdoor, sia in casa che nel tuo giardino. Tuttavia, ottenere un prodotto di qualità non è semplice, specialmente per chi si trova per la prima volta a coltivare canapa. In quest’articolo vedremo alcune fasi importanti e le tecniche principali da utilizzare durante la coltivazione.
Se avessi ancora dei dubbi sulla normativa che liberalizza l’autocoltivazione, ti invitiamo a leggere questo articolo in cui abbiamo approfondito tutti gli aspetti legali delle nuove norme.
Imparare a coltivare in modo efficace richiede tempo e dedizione; perciò, avremo modo di descrivere ogni fase in altri articoli più specifici. Ora iniziamo subito fornire un quadro generale degli aspetti da prendere in considerazione.
Scelta della varietà e tecniche di coltivazione canapa light
La prima grande scelta da compiere in ambito di autocoltivazione della canapa riguarda le varietà del seme e la zona dove effettivamente piantare la cannabis. Per quanto concerne la tipologia, sui principali e-commerce dedicati ai prodotti a base di CBD, troverai anche semi adatti alla coltivazione con relativa scheda tecnica per aiutarti nella scelta.
Puoi quindi optare per la varietà che preferisci in base anche alle caratteristiche di crescita e fioritura: dimensioni, necessità di spazio o di luce, resa media del prodotto e tanto altro. Per le tecniche invece puoi spaziare in base alla tua abilità o alla tua voglia di imparare qualcosa di nuovo: hai mai pensato di provare la coltivazione idroponica? Prima però di addentrarci in un argomento così vasto c’è un primo dubbio che assale tutti i principianti.
Meglio coltivare cannabis indoor o outdoor?
L’Italia è un Paese che vanta un clima davvero unico e variegato. Infatti, ci sono numerose zone che permettono la coltivazione outdoor della canapa quasi tutto l’anno. Ciò nonostante, devi considerare che questa pianta necessita di un grande e costante apporto di luce. Per questo motivo molto spesso può essere una buona idea ricorrere a soluzioni indoor, così da poter avere un maggiore controllo in tutte le fasi di vita della pianta.
Tuttavia, questo secondo approccio anche degli svantaggi, primo fra tutti il dispendio economico. Nonostante non dovrai affrontare le avversità climatiche, sarà comunque necessario creare un ambiente idoneo alla coltivazione della cannabis light, dotandoti di vasi, terriccio, sistemi di illuminazione artificiale adeguati e strumenti di controllo.
Quindi non c’è una scelta giusta, dipende molto da dove vivi, dallo spazio che hai a disposizione e dalle tue scelte.
Preparazione del terreno e semina
Dopo aver compiuto tutte le considerazioni necessarie, puoi passare alla prima fase della coltivazione: la preparazione del terreno e la semina vera e propria. Per quanto riguarda il primo aspetto tieni conto che la canapa generalmente preferisce terreni freschi e profondi, poco argillosi e privi di ristagni idrici. Cerca anche di ridurre gli avvallamenti e la zollosità, così da favorire un corretto sviluppo delle radici. Se hai optato per la coltivazione indoor, troverai in vendita terricci adatti e anche pre concimati.
Per quanto riguarda la semina invece ci sono alcune distinzioni in base alla zona dove pianterai la tua cannabis light, ma in tutti i casi puoi procedere inserendo il seme a circa 2-3 cm di profondità. Valuta tu se sia il caso di farlo germogliare fuori vaso per avere maggior controllo. Se hai scelto una coltivazione outdoor, il periodo di semina ideale coincide generalmente con i mesi compresi tra aprile e giugno.
In base al quantitativo di CBD contenuto nella tua varietà dovrai fare attenzione a lasciare più o meno spazio alle tue piante. Densità molto alta per contenuti minori di CBD e densità molto bassa per varietà ricche di cannabidiolo.
Raccolta e pulizia delle cime di cannabis
La fase intermedia, ovvero quella della crescita vera e propria è stata tagliata da questo articolo in quanto oggetto di troppe variabili distinte in base alla varietà e alla zona. Il consiglio migliore è quello di affidarsi alle istruzioni del produttore dei tuoi semi.
Se hai piantato nel periodo corretto (e outdoor), a partire da luglio la tua canapa rallenterà progressivamente la crescita vegetativa iniziando a fiorire. Le infiorescenze femminili sono le ultime a maturare e te ne accorgerai osservando l’imbrunire dei minuscoli pistilli bianchi posti sui fiori.
Taglia ora le cime mantenendo anche parte del gambo. Mettile a essiccare stese su utili di juta rialzati da terra, se non hai a tua disposizione un essiccatoio di qualità. L’ambiente deve essere con un livello di umidità compreso tra il 10 e il 12%.
Quando le cime saranno essiccate puoi iniziare la pulizia: per ottenere la massima qualità taglia tutto ciò che non è costituito da fiori e piccole foglie.